Ad Expo la Merkel si è dichiarata entusiasta dei rapporti con l’Italia. Lo saremmo anche noi al posto suo. Infatti, oltre a venderci auto ed il resto, ci vendono anche quattro miliardi e seicento milioni di prodotti alimentari. Mentre noi gliene vendiamo 3 miliardi e 393 milioni. La cosa interessante è che pur essendo un paese appena più grande dell’Italia, 35 milioni di kmq contro 30 milioni, e più popolato , 82 milioni di abitanti, contro 60 milioni, con una densità di 228 contro 201 ab per kmq, riesce ad esportare prodotti alimentari a noi – storicamente il paese più apprezzato dai tedeschi per il paesaggio agrario fino dai tempi di Goethe – che ne produciamo meno avendo abbandonato la metà dei terreni agricoli. La Germania è ai primi posti fra i paesi esportatori di cereali in Italia. In totale importiamo circa un milione di tonnellate di grano duro, il migliore per la pasta, dall’estero. In realtà la Germania, produce anche il doppio di formaggio di quanto produciamo noi e lo esporta in Italia. Non si vede come meravigliarsi, dato che i nostri pascoli sono quasi spariti e quando i pastori cercano di limitare i predatori che divorano le greggi o cercano di mantenere i pascoli con il fuoco, come si fa da secoli e come fanno in Francia, con l’aiuto del governo e del Corpo Forestale, vengono denunciati. Se Germania e Francia prendessero in carico anche il nostro paesaggio rurale è probabile che farebbero meglio.